Mi chiedono spesso se avessi voluto da sempre fare il medico.. assolutamente no.

Alle superiori non sapevo bene cosa volevo dalla vita e alla fine della scuola non mi sono mai posto questo problema, ero troppo impegnato a non farmi bocciare.. Dopo le superiori, ho deciso di iscrivermi a medicina presso l’Università degli Studi di Milano ma senza uno scopo più preciso del volere una carriera interessante.
Mentre ero all’università era un momento di clima politico molto intenso: tutto era politica, l’impegno di tutti era per contribuire al cambiamento della società e addirittura c’era stato un momento in cui stavo per decidere di cambiare facoltà, optando per una più “sociologica”. Se questo non è successo devo ringraziare un incontro che mi ha cambiato la vita, cioè quello con Don Giussani e l’opposizione e la fermezza dei miei genitori.
Alla fine del mio percorso universitario, essendo molto giovane, non conoscevo ancora con chiarezza quali potessero essere le mie reali aspirazioni specialistiche future. Stavo per spostarmi verso la psicologia, ma poco prima di decidere l’argomento della mia tesi, mi vennero delle coliche renali e fui ricoverato per sei mesi. Può sembrare strano che si ringrazi per un evento del genere, ma è quello che penso davvero, infatti durante quei sei mesi meditai a lungo e decisi di approfondire i miei studi in anatomia.
Alla fine presentai una tesi di chirurgia interna e nel 1971 mi laureai in Medicina e Chirurgia.
Subito dopo la laurea, venni assunto come Assistente Interno presso l’Istituto di Chirurgia Vascolare dell’Università degli Studi di Milano e successivamente come Assistente Borsista presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Ma la mia vita cambiò nel 1972.
Nell’ottobre di quell’anno mi si presentò l’occasione di andare a lavorare in Africa presso l’Ospedale Provinciale di Kitgum  nel Nord Uganda nell’ambito di un progetto di cooperazione fra il Ministero della Sanità italiano e quello ugandese. Eravamo solo io e altri due medici italiani, e da soli gestivamo in piena responsabilità tutta l’attività sanitaria della provincia. Dovevo fare ogni cosa, dal medico generalista al chirurgo. Non c’era altro personale medico per circa forse 200.000 persone. Un’esperienza umana e professionale straordinaria. Fu una delle prime conferme, e ne avrei avute tante nella mia vita: fede e scienza NON erano in contraddizione, ma anzi la mia attività scientifica poteva e doveva essere il compimento di ciò in cui credevo.
Nel maggio 1976 sono poi rientrato in Italia e ho iniziato l’attività di chirurgo presso l’Ospedale di Cittiglio (VA) come Assistente Ospedaliero a tempo pieno nella Divisione di Chirurgia Generale e faccio il primo ingresso all’Ospedale Niguarda come Assistente e successivamente come Aiuto di Chirurgia Generale, finché nel 1977 ho conseguito la Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Padova.

Nel 1981 conseguo la Specializzazione in Angiologia e Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Milano, con la tesi di specializzazione “L’infarto intestinale”, poi pubblicata da Elsevier Masson come monografia.

Due anni dopo, nel 1983 frequento l’Istituto di Chirurgia Vascolare dell’Università degli Studi di Milano e conseguo inoltre l’Idoneità Nazionale a Primario di Chirurgia Generale e di Chirurgia Vascolare.

Nel 1985 inizio a lavorare in qualità di Aiuto Corresponsabile Chirurgo presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda nella Prima Divisione di Chirurgia Generale Pizzamiglio.

Dal 1988 al 1990 frequento, in congedo straordinario, la Clinica Chirurgica Prima dell’Università degli Studi di Padova, centro nazionale per la chirurgia del cancro esofageo.

Dal maggio 1993 e fino a tutto il 1998 sono primario dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Busto Arsizio (VA).

Dal 1994 inizio la mia attività didattica come Professore presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Milano, Corso di Oncologia Chirurgica.

Dal 1 giugno 1998 divento Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale 1 e Videolaparoscopia (ora Chirurgia Generale Oncologica e Mini-invasiva) presso l’Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda.

La Struttura Complessa da me diretta è sede ufficiale e stabile per lo svolgimento di tesi di laurea, tirocini post lauream e stage nelle Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale e in Chirurgia dell’Apparato Digerente.

Nello stesso anno fondo e presiedo l’Istituto Lombardo di Chirurgia Avanzata Mini-invasiva (ILCAM), che formerà negli anni successivi oltre mille chirurghi, provenienti dall’Italia e dall’estero, nell’ambito della Chirurgia mini-invasiva di base e avanzata.

Dal 2003 al 2005 sono Professore presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Siena per la Cattedra di Anatomia Chirurgica del Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, e Docente al Corso Integrativo in Chirurgia Mini-invasiva.

Dal gennaio 2005 a oggi presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda sono Direttore del Dipartimento di Chirurgia Polispecialistico.
La Struttura da me diretta è centro di riferimento e di frequenza per i Corsi di Chirurgia Laparoscopica – Mini-invasiva organizzati dalla Società Italiana di Chirurgia (SIC) e dall’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI).

Nel 2005 decido di fondare MIAS (Minimal Invasive Advanced Surgery) per diffondere le procedure interventistiche più avanzate.

Nel 2010, il mio desiderio di condividere tutta l’esperienza di una vita dedicata alla chirurgia laparoscopica, mi ha guidato nel perseguire un obiettivo ambioso: realizzare un centro di formazione multidisciplinare dedicato all’apprendimento e allo sviluppo della chirurgia mininvasiva all’interno dell’Ospedale Niguarda. Il Centro, da me fondato e diretto, è AIMS Academy e contribusice al progresso delle scienze mediche e chirurgiche attraverso la ricerca, lo sviluppo di nuove tecniche chirurgiche innovative e mininvasive e la formazione professionale di medici e chirurghi, specializzati e specializzandi delle varie discipline specialistiche utilizzando modelli formativi per implementare e valutare la capacità chirurgica sia con modalità virtuali che attraverso modelli inanimati o modelli animali.